Corte di Giustizia europea: impianti di videosorveglianza che inquadrano la pubblica via. (Corte di Giustizia Europea, Sez. IV, sent. n. C212/13 dell’11 dicembre 2014)

La direttiva sulla privacy (95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995) si applica alla videoregistrazione delle persone in un dispositivo di registrazione continua (ad es., un hard disk), realizzata con una videocamera di sorveglianza installata da una persona sulla sua abitazione familiare e diretta verso la pubblica via per proteggere beni, salute e vita dei proprietari dell'abitazione, laddove il sistema sorvegli anche lo spazio pubblico. Mentre l’utilizzo di detto sistema, installato da una persona fisica sulla sua abitazione familiare per proteggere i beni, la salute e la vita dei proprietari dell’abitazione è lecito quando è effettuato nella sfera esclusivamente personale o domestica della persona che procede a tale trattamento.

Commento

(di Daniele Minussi)
La pronunzia prende le mosse dal caso di un cittadino della repubblica ceca che aveva provveduto ad installare telecamere per riprendere l'esterno della propria casa, costantemente danneggiata da teppisti. Identificati ed arrestati i responsabili, questi contestavano la legittimità delle riprese, avvenute senza il proprio consenso. Avverso il provvedimento dell'Ufficio per la tutela dei dati personali che aveva dato ragione ai vandali, la Suprema Corte Amministrativa ceca si è rivolta alla Corte di Giustizia europea. Quest'ultima, pur decidendo nel senso della illegittimità delle riprese effettuate in luogo pubblico, ha statuito nel senso che le Corti di ciascun Paese dovrebbero tener comunque conto degli interessi legittimi del responsabile del trattamento dei dati.
Giova rilevare come in Italia il Garante abbia adottato il provvedimento generale sulla videosorveglianza in data 8 aprile 2010, secondo i cui dettami le regole del Codice della Privacy non si applicano alla videosorveglianza effettuata da persone fisiche per fini esclusivamente personali purchè i dati non siano sistematicamente comunicati s terzi ovvero diffusi. In ogni caso però non è possibile riprendere aree comuni o addirittura pubbliche. Insomma: il dubbio che al di fuori della casa ladri e vandali siano "in libera uscita" è forte.

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