Corte Cost., n. 394/2005. Il diritto di assegnazione della casa "coniugale" spetta anche al genitore naturale
La Corte ha dichiarato non fondata, con una sentenza interpretativa di rigetto, la relativa questione di legittimità costituzionale e per l'effetto riconosciuto la sussistenza nel nostro ordinamento, pur in mancanza di un'autonoma previsione, del diritto del genitore affidatario di prole naturale ad ottenere, a seguito della cessazione della convivenza di fatto con l'altro genitore, la trascrizione del provvedimento di assegnazione della casa familiare. Si tratta di regula iuris immanente al sistema, ricavabile per via interpretativa dal principio di responsabilità genitoriale.