Cass. Civ. sez. II, n. 10772/2003. Condizioni di costituzione di servitù pubblica di passaggio

Affinché un'area privata possa ritenersi assoggettata per usucapione a una servitù pubblica di passaggio è necessaria la concomitanza di una pluralità di condizioni e cioè: a) l'uso generalizzato del passaggio da parte di una collettività indeterminata di individui, considerati uti cives, cioè quali portatori di un interesse generale, non essendo sufficiente la mera utilizzazione uti singuli, cioè finalizzata a un proprio esclusivo interesse, come nel caso di passaggio per più agevole accesso alla propria unità abitativa, o a negozi o locali privati adiacenti; b) l'oggettiva idoneità del bene a soddisfare il fine di pubblico interesse perseguito tramite l'esercizio della servitù; c) il protrarsi di detto uso per il tempo necessario all'usucapione.

Commento

La pronunzia ritaglia con nitidezza i requisiti ai fini dell'acquisto a titolo di usucapione di servitù pubblica. Rimarchevole la differenza rispetto all'analoga dinamica acquisitiva relativamente a servitù "privata". La fruizione generalizzata dell'utilitas che la servitù è idonea a produrre si distingue, in particolare, da quella di una pluralità di soggetti che agisca ciascuno per il proprio interesse. Non esiste infatti nella servitù pubblica uno specifico fondo dominante a vantaggio del quale si estrinsechi l'utilità.

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