Cass. Civ., sez. II, n.11339/2004. Accertamento dell' esistenza di una servitù sulle aree scoperte di un condominio

Proposta - ai sensi dell'articolo 41-sexies della legge urbanistica del 1942 - dall'acquirente di un appartamento in condominio nei confronti del venditore costruttore domanda diretta a sentire accertare l'esistenza di una servitù sulle aree scoperte al condominio, vincolate a parcheggio, non sussiste ultrapetizione qualora il giudice nell'accogliere la domanda ritenga l'esistenza di un diritto reale di uso. Si tratta, infatti, nella specie, di desumere le appropriate conseguenze giuridiche dai fatti allegati dalla parte e le due figure in considerazione, nel resto, non sono sostanzialmente eterogenee.

Commento

Ancora una pronunzia in tema di "diritto reale d'uso" sugli autoparcheggi. La pronunzia in esame ha statuito nel senso dell'insussistenza di ultrapetizione da parte del giudice di merito il quale aveva sancito la sussistenza del diritto de quo in riferimento alla domanda giudiziale introdotta dalla parte, la quale aveva qualificato in chiave di servitù la relazione tra posto auto ed unità immobiliare, traendone le relative conseguenze a livello di domanda giudiziale.

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