Azione revocatoria. Vendita di bene personale dell'amministratore di società di capitali successivamente fallita per ripianare passività facente capo a quest'ultima. (Cass. Civ., Sez. VI-III, ord. n. 14478 del 26 maggio 2021)
In tema di azione revocatoria ordinaria esercitata dal curatore di una società di capitali fallita, l'atto dispositivo con cui l'amministratore societario ha disposto di un proprio bene per il pagamento di un debito sociale non pregiudica la garanzia patrimoniale generica della società, in quanto l'adempimento del terzo, comunque eseguito col patrimonio personale, non depaupera il patrimonio sociale.