Agevolazioni prima casa, acquisto da parte di coniugi in comunione legale. Non si verifica decadenza anche se uno dei coniugi non vi abbia trasferito la residenza a condizione che, comunque, il bene sia stato adibito a residenza della famiglia. (Cass. Civ., Sez. VI-T, sent. n. 16604 del 22 giugno 2018)
In tema di imposta di registro e dei relativi benefici per l'acquisto della prima casa, ai fini della fruizione degli stessi, ai sensi dell'art. 2 della l. n. 118/1985, il requisito della residenza nel Comune in cui è ubicato l'immobile va riferito alla famiglia, con la conseguenza che, in caso di comunione legale tra coniugi, quel che rileva è che il cespite acquistato sia destinato a residenza familiare, mentre non assume rilievo in senso contrario la circostanza che uno dei coniugi non abbia la residenza anagrafica in tale Comune, e ciò in ogni ipotesi in cui il bene sia divenuto oggetto della comunione ai sensi dell'art. 177 c.c., quindi sia in caso di acquisto separato che congiunto dello stesso.