Agevolazioni "prima casa", revoca delle stesse per la natura "di lusso" del bene e poteri ispettivi del fisco. Nell'ipotesi di gravi indizi di violazioni l'accertamento può avvenire d’ufficio mediante accesso nella casa del contribuente. (Cass. Civ., Sez. V, sent. n. 13145 del 24 giugno 2016)
Le disposizioni contenute nell'art. 53 bis d.p.r. n. 131/1986 devono essere interpretate valorizzando la chiara intenzione del legislatore di estendere i poteri d'accesso anche nei confronti di chi non è imprenditore o professionista soggetto lVA. E a tal riguardo l'unica disposizione che si presenta compatibile con l'accesso strumentale all'accertamento dell'imposta di registro nei confronti di chi non è soggetto IVA, deve essere rinvenuta nell'art. 52, comma II, d.p.r. n. 633/1972 che permette di effettuare accessi anche in private abitazioni "previa autorizzazione del procuratore della Repubblica, soltanto in caso di gravi indizi di violazioni" fiscali.