Usufrutto di particolari specie di beni



Vi sono regole particolari che vengono in esame per disciplinare il godimento dell'usufruttuario che sia tale in relazione ad alcune specie di beni. Gli articoli 989 , 990 , 991 e 992 cod.civ. trattano del godimento di "boschi, filari e alberi sparsi", l'art. 987 cod.civ. delle " miniere nota1, cave e torbiere" , l'art. 994 cod.civ. di "mandrie e greggi ".

L'usufrutto può altresì avere ad oggetto ogni bene patrimoniale tanto materiale quanto immateriale nota2 : ogni cosa mobile (anche le universalità) e immobile. Non così per il tesoro, anche se all'usufruttuario possono spettare, quale ritrovatore, le relative ragioni (art. 988 cod.civ.).

Di particolare interesse è la figura dell' usufrutto d'azienda. L'usufrutto di un'azienda si atteggia in modo speciale in quanto non è detto che il titolare di essa lo sia di ogni cespite che ne fa parte. In ogni caso l'instaurazione dell'usufrutto comporta l'appropriazione delle utilità di ogni specie derivanti dall'esercizio dell'azienda, in ordine alla gestione della quale all'usufruttuario è imposto un vero e proprio dovere di gestione, al fine di conservarne la destinazione e l'avviamento (art. 2561 cod.civ.).

Secondo la natura dell'azienda l'usufruttuario deve assicurare tutto quanto possa occorrere al suo normale funzionamento, occupandosi di eseguire le riparazioni e le sostituzioni di parti logore o guaste dei macchinari e degli opifici, al fine di assicurarne il regolare funzionamento e di conservare l'efficienza dell'organizzazione e degli impianti, nonché la normale dotazione di scorte nota3 .

Qualora l'usufruttuario abbia sopportato spese maggiori di quelle delle riparazioni ordinarie, alla fine dell'usufrutto il proprietario sarà tenuto a corrispondergli un'adeguata indennità (art. 997 cod.civ.).

Particolari problemi suscita la costituzione dell'usufrutto relativamente a titoli azionari , con riferimento all'esercizio del diritto di voto e, più in generale, con riferimento alla partecipazione in società di persone.

Assumeremo altresì in considerazione il peculiare atteggiarsi del diritto reale in esame in riferimento al diritto di credito in generale e, più specificamente, ai titoli che incorporano il credito.

Note

nota1

Mentre le miniere fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato, le cave e le torbiere sono disciplinate dalla normativa regionale. Perchè si possa parlare propriamente di usufrutto di miniera occorre che colui che concede tale diritto ad un terzo, abbia preventivamente ottenuto una concessione amministrativa per lo sfruttamento. Inoltre, come dispone l'art. 27 del RD 1443/1927, per la validità di qualsiasi trasferimento per atto tra vivi della concessione è necessaria la preventiva autorizzazione dell'autorità competente. Cfr. Barbero, L'usufrutto e i diritti affini, Milano, 1952, p.115.
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nota2

Fra i beni immateriali sicuramente vanno annoverate le opere dell'ingegno. I diritti di utilizzazione di quest'ultime sono, in base a quanto stabilito dall'art. 2581 cod.civ., trasferibili. La costituzione dell'usufrutto permetterà all'usufruttuario lo sfruttamento dell'idea per la produzione di beni. Sull'argomento si confrontino G.G. Auletta, Del marchio, del diritto d'autore sulle opere dell'ingegno letterarie e artistiche, in Comm. cod. civ., a cura di Scialoja-Branca, Bologna-Roma, 1977, p.190; Pugliese, Usufrutto, uso e abitazione, Torino, 1972, p.720.
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nota3

La dottrina è concorde nel sottolineare l'insufficenza di una manutenzione ordinaria al fine della restituzione dell'azienda alla scadenza dell'usufrutto. Proprio allo scopo di preservare l'efficienza dell'organizzazione e degli impianti, l'usufruttuario è obbligato a compiere anche tutte le riparazioni straordinarie, nonché gli ammodernamenti necessari. Cfr. Ferrari, Azienda (diritto privato), in Enc. dir., p.736; Bigliazzi Geri, Usufrutto, uso e abitazione, in Tratt. dir. civ. e comm., diretto da Cicu-Messineo e continuato da Mengoni, Milano, 1979, p.210.
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Bibliografia

  • AULETTA - MANGINI, Del marchio, del diritto d'autore sulle opere dell'ingegno letterarie e artistiche (Artt. 2569-2583), Bologna-Roma, Comm. cod. civ. a cura di Scialoja-Branca, 1977
  • BARBERO, L’usufrutto e i diritti affini, Milano, 1952
  • BIGLIAZZI GERI, Usufrutto: uso e abitazione, Milano, Tratt. dir. civ. e comm. diretto da Cicu-Messineo, vol. VIII, 1979
  • FERRARI, Azienda (diritto privato), Enc.dir., I, 1958
  • PUGLIESE, Usufrutto uso e abitazione, Torino, Tratt.dir.civ.it.diretto da Vassalli, 1972

Percorsi argomentali

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