La sottoscrizione al buio corrisponde alla condotta di colui che, senza curarsi del testo della dichiarazione che è riportata sul documento, lo firma in calce.
Come può essere valutato questo comportamento? E' infatti palese che l'apposizione della sottoscrizione ad una scrittura possiede l'oggettivo significato dell'appropriazione del contenuto di essa. A questa regola non si sottrae neppure l'ipotesi in esame: conseguentemente anche colui che abbia sottoscritto un documento al buio, senza leggerlo, di norma non può non essere ritenuto vincolato alle convenzioni ed alle obbligazioni che vi si trovano contenute
nota1 .
A ben vedere è possibile ipotizzare due casi distinti.
Un conto è la condotta di colui che firma un documento senza leggerlo per semplice leggerezza o ignoranza; altra cosa è sottoscrivere convinti che il testo corrisponda ad un contenuto noto o in quanto già letto o in quanto ci si fida dell'altra parte, la quale assicura che le clausole hanno un determinato contenuto che poi si palesa differente.
Nella prima ipotesi il principio di autoresponsabilità implica che il sottoscrittore non possa pentirsi o in alcun modo contestare la vincolatività di quanto emerge dal documento
nota2. Nella seconda si tratta in definitiva di valutare l'espressione del consenso di colui che ha sottoscritto il testo alla stregua della normativa in tema di vizi della volontà, con particolare riferimento all'errore ed al dolo (quando l'errore in cui è caduto il sottoscrittore dipende dall'ingannevole condotta dell'altra parte). La conseguenza non potrà che essere l'eventuale annullabilità in base alle regole che disciplinano gli istituti in esame (si pensi al tenore di clausole "a sorpresa" contenute in un testo sottosposto da una parte all'altra con l'assicurazione che il contenuto corrisponda agli accordi presi in precedenza, in realtà completamente diversi)
nota3.
Note
nota1
Gazzoni, Manuale di dir.priv., Napoli, 1996, p.865.
top1nota2
Conforme Bianca, Diritto civile, vol.III, Milano, 2000, p.291.
top2nota3
Così anche Liserre-Jarach, Forma, in Il contratto in generale, t.3, in Trattato di dir.priv., vol.XIII, Torino, 1999, p.457.
top3 Bibliografia
- LISERRE-JARACH, Forma. Il contratto in generale, Torino, Tratt. dir. priv., XIII, 1999