Rinunzia al diritto del multiproprietario ed accrescimento



Discussi in dottrina, sia pure nel tempo antecedente l'espressa previsione normativa che ha configurato la multiproprietà come un prodotto nell'ambito del mercato del turismo (cfr. l'art.69 del Codice del consumo) sono gli effetti della rinunzia al proprio diritto effettuata da uno dei multiproprietari nota1.
Secondo un'opinione, potrebbe esser convenzionalmente stabilito che la quota rinunziata si accresca agli altri contitolari che ne potrebbero disporre o mediante alienazione a terzi ovvero con l'assegnazione ad uno degli stessi.
Secondo altri, l'accrescimento non sarebbe fenomeno necessario, nè alla comunione, nè alla dinamica in esame.

La scelta tra le due opzioni presuppone risolto il quesito sollevato in generale a proposito della natura giuridica dell'istituto, ciò che risulta ancor più difficoltoso in esito alla novellazione introdotta dal Codice del turismo (D.Lgs. 79 del 2011).
Se è vero che colui che beneficia dell'accrescimento non acquista un autonomo diritto soggettivo, conseguendo una maggior quota del diritto del quale risulta già esser titolare, allora non potrebbe ammettersi l'operatività della figura qualora si accogliesse la tesi che considera il tempo quale fattore di definizione del bene in senso giuridico.
I diritti dei singoli multiproprietari inciderebbero ciascuno su un distinto oggetto: ne segue che la rinunzia, o meglio, l'abbandono dell'oggetto del diritto, rimarrebbe soggetto all'applicazione dell'art. 827 cod.civ.. Se invece la consistenza del diritto del multiproprietario fosse quella del mero diritto personale di godimento, dovrebbe farsi riferimento ad una differente dinamica. Non sarebbe comunque da escludere la previsione di un'espressa clausola contrattuale che contemplasse specificamente l'accrescimento nella posizione giuridica di una delle parti quale esito della rinunzia al diritto effettuata da uno o più degli altri soggetti contitolari di analogo diritto.

Note

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Sul tema dello jus adcrescendi si vedano Gazzoni, Manuale di diritto privato, Napoli, 1996, p.272; Lezza e Selvarolo, Un modello di proprietà: la multiproprietà, in Riv. giur. edil., 1977, p.25.
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Bibliografia

  • GAZZONI, Manuale di diritto privato, Napoli, 2006
  • LEZZA E SELVAROLO, Un modello di proprietà: la multiproprietà, Riv.giur.edil., 1977

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