Requisiti ai fini della declaratoria di annullamento del contratto per incapacità naturale



L'art. 428 cod. civ. , richiamato dal II comma dell'art. 1425 cod. civ., costituisce la norma di riferimento in materia di annullamento del contratto per incapacità naturale di una delle parti.
Ai fini dell'annullamento dell'atto posto in essere dal soggetto sprovvisto della capacità naturale occorre che vengano provate:
  1. la condizione di incapacità, anche transitoria, di intendere o di volere. Non è detto che le facoltà del soggetto debbano essere venute meno assolutamente: basta che le medesime risultino essere seriamente pregiudicate, comunque tali da precludere una compiuta valutazione delle condizioni contrattuali (Cass. Civ. Sez. II 4539/02 ; Cass. Civ. Sez. II, 11584/04).
  2. la sussistenza di tale condizione nel momento in cui l'atto è stato compiuto (Cass. Civ. Sez. II, 6506/83 ). In relazione alla natura giuridica dell'attività posta in essere si può effettuare una distinzione tra atti unilaterali e contratti:
  3. se si tratta di un atto unilaterale occorre che sussista un grave pregiudizio per l'autore (esso può concretizzarsi tanto in un danno di natura economica quanto morale nota1) (Cass. Civ. Sez. Lavoro, 1375/86);
  4. se si tratta di un contratto è invece richiesta la prova della mala fede dell'altro contraente, da intendersi come consapevolezza dello stato di incapacità dell'altra parte nota2. Non può essere condivisa la tesi, pure sostenuta da qualche Autore, secondo la quale sarebbe indispensabile, nell'ipotesi sub 2, anche il requisito del grave pregiudizio nota3.
La norma è infatti chiaramente strutturata nel senso che il pregiudizio (che può anche non essere grave come per gli atti unilaterali di cui al comma che precede) o la qualità del contratto o qualche altro elemento costituiscono per l'annullabilità del contratto unicamente gli indici in base ai quali valutare l'esistenza o meno della mala fede dell'altro contraente (cfr. Cass. Civ. Sez. II, ord. 19630/2023; Cass. Civ. Sez. II, 2374/92 ) nota4. Si pensi al prezzo di una vendita, marcatamente ridotto rispetto a quello di mercato (Cass. Civ., Sez. III, 1770/12).

Note

nota1

Parte della dottrina ritiene, al contrario, imprescindibile la natura economica del danno. Si vedano p.es. Pietrobon, Gli atti e i contratti dell'incapace naturale, in Contratto e Impresa, 1987, p. 776; Trimarchi, L'incapacità naturale e il negozio cambiario, in Banca, borsa e titoli di credito, 1955, p. 292. Contra, sostenendosi la possibilità di un danno anche solo di natura morale, Bertagnoni, Pregiudizio dell'incapace e malafede della controparte, in Riv. dir. comm. e dir. gen. obbl., vol. I, 1946, pp. 481 e ss.; Stella Richter-Sgroi, Alimenti (Delle persone e della famiglia), in Comm. cod. civ., Torino, 1958, p. 581.
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nota2

V. Franzoni, Dell'annullabilità del contratto, in Comm. cod. civ., diretto da Schlesinger, Milano, 1997, pp.146 e 147.
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nota3

Cfr. Rescigno, Incapacità naturale e adempimento, Napoli, 1950, p.38 e L'incapacità naturale e la trascrizione del matrimonio religioso, in Riv. dir. civ., vol. I, 1980, p. 587; Pietrobon, op.cit., p. 772; Sacco, Il contratto, Torino, 1975, p. 280.
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nota4

Si confrontino, tra gli altri, Carresi, Il contratto, in Tratt. dir. civ. e comm., diretto da Cicu-Messineo, Milano, 1987, p. 426; Scognamiglio, Contratti in generale, in Tratt. dir. priv., diretto da Grosso-Santoro Passarelli, Milano, 1977, p. 25; Galetta, Sull'annullamento del contratto stipulato dall'incapace di intendere e di volere, in Giur. it., vol. I, 1981, p. 621; De Lise, Sulla rilevanza del pregiudizio nei contratti conclusi dall'incapace di intendere e di volere, in Dir. e giur., 1964, p. 259.
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Bibliografia

  • BERTAGNONI, Pregiudizio dell'incapace e malafede della controparte, Riv,dir.comm., 1946
  • CARRESI, Il contratto, Milano, Tratt. dir.civ. dir da Cicu-Messineo cont. Mengoni, 1987
  • DE LISE, Sulla rilevanza del pregiudizio nei contratti conclusi dall'incapace di intendere e volere, Dir. e giur. , 1964
  • FRANZONI, Dell’annullabilità del contratto, Milano, 1997
  • GALLETTA, Sull’annullamento del contratto stipulato dall’incapace di intendere e volere, Giur. it., 1981
  • PIETROBON, Gli atti e i contratti dell'incapace naturale, Contratto e Impresa, 1987
  • RESCIGNO, Incapacità naturale e adempimento, Napoli, 1950
  • RESCIGNO, L'incacità naturale e la trascrizione del matrimonio religioso, Riv.dir.civ., I, 1980
  • SACCO, Il contratto, Torino, Tratt.dir.civ.dir. da Vassalli, VI, 1975
  • SCOGNAMIGLIO, Contratti in generale, Milano, Tratt.dir.civ. di Grosso, Santoro e Passarelli, 1977
  • STELLA RICHTER E SGROI, Delle persone e della famiglia, Torino, 1962
  • TRIMARCHI, L'incapacità naturale e il negozio cambiario, Banca, borsa e titoli di credito, 1955

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