Pendenza della condizione nel testamento



La pendenza della condizione, che nel fenomeno della successione testamentaria si concreta nella scansione temporale intercorrente tra il momento dell'apertura della successione ed il tempo in cui l'evento condizionale si verifica ovvero è certo che non potrà più verificarsi, assume caratteri specifici.

Occorre anzitutto distinguere tra condizione sospensiva e condizione risolutiva. Nella prima è discussa l'attualità della delazione nel tempo dell'apertura della successione. Secondo la prevalente opinione, alla quale appare preferibile aderire, quando l'erede è istituito sotto condizione sospensiva è semplicemente vocato all'eredità, la delazione instaurandosi eventualmente soltanto una volta che si sia verificato l'evento condizionale. All'apertura della successione il chiamato sotto condizione sospensiva potrà dirsi unicamente titolare di un'aspettativa giuridicamente rilevante e tutelata come tale nota1 .

Se si tratta di condizione risolutiva, al contrario, la delazione si può dire immediata, potendo tuttavia essere eliminata con effetti retroattivi qualora dovesse avere luogo l'evento previsto. Ne segue che l'erede istituito sotto condizione risolutiva sarà titolare di tutti i poteri che la legge attribuisce al delato, primi tra tutti il diritto di accettare l'eredità o di farvi rinunzia nota2 , i poteri di vigilanza, amministrazione e rappresentanza di cui all'art. 460 cod. civ. .

Note

nota1

Grosso e Burdese, Le successioni. Parte generale , in Tratt.dir.civ.it., dir. da Vassalli, Torino, 1977, p.162; Palazzo, Le successioni, t.2, in Tratt.dir.priv., a cura di Iudica-Zatti, Milano, 2000, p.754. Contra Cicu, Testamento, Milano, 1969, p.200, il quale ritiene che se la delazione fosse realmente sospesa l'eredità dovrebbe considerarsi giacente.
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nota2

Con tutto ciò che ne deriva: si pensi all'applicabilità dell'istituto della trasmissione della delazione agli eredi del chiamato sotto condizione ex art.479 cod.civ. e alla decorrenza per costui del termine prescrizionale decennale di cui all'art. 480 cod.civ.:cfr. Capozzi, Successioni e donazioni, t.1, Milano, 1983, p.472.
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Bibliografia

  • CAPOZZI, Successioni e donazioni, Milano, 1983
  • CICU, Testamento, Milano, 1951
  • GROSSO-BURDESE, Le successioni. Parte generale, Torino, Tratt.dir.civ. it. diretto da Vassalli, XII - t.1, 1977
  • PALAZZO, Le successioni, Milano, Tratt.dir.priv. cura Iudica e Zatti , II, 2000

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