Nullità ed inesistenza delle deliberazioni assembleari (società di capitali)




Il tema della nullità delle deliberazioni assembleari della società per azioni è stato profondamente visitato dalla riforma del 2003. Essa introdotto vaste innovazioni sul tema, venendo di fatto a creare un sistema di invalidità articolato sia in riferimento agli effetti che da essa sortiscono, sia in relazione all'oggetto della deliberazione. Da quest'ultimo punto di vista infatti è stata dettata una apposita disciplina per le deliberazioni di aumento e di riduzione del capitale sociale e di quelle con le quali si decida di emettere titoli obbligazionari.

Quanto agli effetti, è invece il caso di osservare come l'intento del legislatore di eliminare la categoria giurisprudenziale della deliberazione "inesistente" abbia in fatto prodotto un terzo genere di deliberazione viziata, contrassegnato da caratteri peculiari.

L'esame che segue parte proprio dalla non agevole nozione di deliberazione "inesistente" per focalizzarsi in seguito sul concetto di nullità, dell'eventuale recupero della deliberazione invalida, cercando infine di cogliere la differenza tra la sanatoria che la legge prevede per l'ipotesi della nullità e l'analogo rimedio disposto per il caso della mera annullabilità.

Percorsi argomentali

Aggiungi un commento


Se vuoi aggiornamenti su "Nullità ed inesistenza delle deliberazioni assembleari (società di capitali)"

Iscriviti alla Newsletter di WikiJus!

Iscriviti