La mora del debitore (mora debendi o solvendi)



Il soggetto passivo del rapporto obbligatorio può risultare inadempiente sotto molteplici profili: si pensi all'effettuazione della prestazione inesatta quantitativamente o qualitativamente.

La mora del debitore costituisce un inadempimento che si specifica dal punto di vista strettamente cronologico. Il debitore è in ritardo per una causa al medesimo imputabile e non risulta possibile conoscere se a questa situazione seguirà o meno l'inadempimento definitivo nota1 .

La mora differisce, come meglio vedremo, dal semplice ritardo non altrimenti qualificato, essendo connotata da una propria rilevanza giuridicanota2 . Sono infatti ad essa riconducibili effetti particolari come la c.d. perpetuatio obligationis, l'interruzione della prescrizione ed altri ancora che verranno analizzati specificamentenota3 .

Verranno di seguito esaminati i presupposti ed i fatti costitutivi della mora (distinguendosi tra mora ex persona, che discende cioè dall'intimazione del creditore e mora ex re o automatica, che segue in forza di determinati presupposti), gli effetti ed infine la cessazione di essa.

Note

nota1

Torrente-Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano, 1985, p.465.
top1

nota2

Mengoni, in Temi, 1946, p.570, per il quale la mora è essenzialmente un ritardo imputabile.
top2

nota3

Bigliazzi Geri, Breccia, Busnelli, Natoli, Istituzioni di diritto civile, vol.III, Genova, 1980, p.148.
top3

 

Bibliografia

  • MENGONI, Temi, 1946

Percorsi argomentali

Aggiungi un commento


Se vuoi aggiornamenti su "La mora del debitore (mora debendi o solvendi)"

Iscriviti alla Newsletter di WikiJus!

Iscriviti