La condicio juris



Si parla di condicio iuris per alludere alla deduzione, stabilita da una norma giuridica, di un evento futuro ed incerto destinato ad influire sugli effetti dell'atto nota1 .

E' importante precisare, nonostante l'imprecisione terminologica, che talvolta si rinviene anche in giurisprudenza, che la condicio iuris, proprio in relazione alla futurità ed all'incertezza del suo verificarsi, si differenzia dal presupposto legale di efficacia, che invece corrisponde alla deduzione stabilita da una norma giuridica di un evento presente o trascorso destinato ad influire sull'efficacia dell'atto (Cass. Civ., 3559/87 ) nota2.

Alla condicio juris non sembra possibile applicare la disciplina stabilita dalla legge per la condizione volontaria, con specifico riferimento all'efficacia retroattiva: ciascun caso rinviene una propria ragione giustificatrice ed una ratio autonoma nonchè, per lo più, una disciplina altrettanto peculiare nota3.

Ad esempio, in tema di retroattività, si ritiene, in relazione a ciascuna singola ipotesi, che sia esclusa la retroattività tipica della condizione nota4 , come anche la sanzione della finzione di avveramento (Cass. Civ., 2255/87 ), pur essendo tecnicamente possibile parlare di una situazione di pendenza intercorrente tra la conclusione dell'atto e la verificazione (o la definitiva mancanza di verificazione) dell'evento.

Era reputato un caso di condicio juris l'omologazione in tema di atti societari nota5.

L'autorizzazione tutoria agli acquisti delle persone giuridiche non aventi scopo lucrativo (sotto il vigore dell'abrogato art. 17 cod.civ. ), nonchè le autorizzazioni di competenza di un organo pubblico idonee a determinarne la legittimazione sono, a ben vedere, meri presupposti legali di efficacia per il perfezionamento di un atto, stante l'eliminazione dell'incertezza anteriormente al perfezionamento di quest'ultimo (Cass. Civ., 4514/97 ) nota6.

Tanto per i presupposti legali quanto per le condizioni legali, è la stessa intrinseca natura (cioè il fatto di scaturire da una disposizione normativa) ad indurre una descrizione dei medesimi in termini di situazioni tipiche e tassative, rappresentanti cioè un numero chiuso nota7.

Note

nota1

Rescigno, voce Condizione, in Enc. dir., VIII, 1961, p.768.
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nota2

Bianca, Diritto civile, vol.III, Milano, 2000, p.562.
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nota3

Analogamente Scognamiglio, Contratti in generale, in Trattato di dir.civ., dir. da Grosso e Santoro-Passarelli, Milano, 1975, p.197.
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nota4

Secondo il Santoro Passarelli, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, 1997 p.197, essenzialmente la condicio juris non è retroattiva. Gli effetti si producono dalla verificazione di essa. Secondo un'altra opinione (Tatarano, "Incertezza", autonomia privata e modello condizionale, Napoli, 1976, p.131 e Bianca, cit., p.563) la condizione legale opererebbe, invece, retroattivamente ogni qualvolta ciò non risulti in contrasto con la funzione per cui la stessa condizione è stata specificamente introdotta dal legislatore.
Prendiamo ad es. l'art. 17 cod.civ. (oggi abrogato, afferente all'autorizzazione all'acquisto di beni immobili per associazioni e fondazioni): qui la dottrina prevalente (Galgano, Delle persone giuridiche , in Comm.cod.civ., a cura di Sciloja-Branca, Bologna-Roma, 1969, p.251 e Lojacono, In tema di donazione ad enti morali, in Foro Padano, I, 1953, p.678) riteneva che, una volta sopraggiunta l'autorizzazione, l'operatività si verificasse ex tunc.
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nota5

Considerava l'omologazione una condicio iuris Iannuzzi, Manuale della volontaria giurisdizione, Milano, 1990, p.228. Si noti che il controllo omologatorio, in esito all'emanazione della legge 24 novembre 2000 n.340, è comunque divenuto meramente eventuale(cfr. gli artt. 2330 e 2436 cod.civ., pure in esito all'entrata in vigore della riforma del diritto societario).
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nota6

Conforme anche Petrelli, La condizione "elemento essenziale" del negozio giuridico, Milano, 2000, p.338.
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nota7

Similmente Bianca, cit., p.562, per il quale tanto la condizione legale quanto i presupposti legali possono essere ricompresi in una categoria più ampia, quella dei requisiti legali di efficacia sul contratto. top7

Bibliografia

  • GALGANO, Delle persone giuridiche, Comm. Scialoja e Branca, 1969
  • IANNUZZI, Manuale di volontaria giurisdizione, Milano, 1990
  • LOJACONO, In tema di donazione ad enti morali, Foro Padano, I, 1953
  • PETRELLI, La condizione "elemento essenziale" del negozio giuridico, Milano, 2000
  • RESCIGNO, Condizione, Enc.dir., VIII, 1961
  • SANTORO PASSARELLI, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, 2002
  • SCOGNAMIGLIO, Contratti in generale , Milano, Tratt.dir.civ., Grosso Santoro Pass., 1975
  • TATARANO, Incertezza autonomia privata e modello condizionale, Napoli, 1976

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