Forma della revoca del testamento



Si distingue, con riferimento alla revoca del negozio testamentario, una revoca espressa, consistente nella dichiarazione esplicita del testatore intesa ad eliminare la precedente disposizione, da una revoca tacita, desumibile interpretativamente nota1.

Ai sensi dell'art. 680 cod.civ. la revocazione espressa può farsi soltanto con un nuovo testamento, o con un atto ricevuto da notaio in presenza di due testimoni, in cui il testatore personalmente dichiara di revocare, in tutto o in parte, la disposizione anteriore.

L'art. 682 cod.civ. prevede invece che il testamento cronologicamente successivo che non revoca in modo espresso i precedenti, annulla in questi soltanto le disposizioni che sono con esso incompatibili.

La revoca tacita è dunque l'esito di un'operazione ermeneutica, dovendosi avere riguardo alle nuove disposizioni testamentarie, la cui incompatibilità, rispetto a quelle precedenti, si ritrae dall'impossibilità materiale di una contemporanea esecuzione (Cass.Civ.Sez. II, 6745/83 ).

Note

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Parte della dottrina (D'Avanzo, Delle successioni, Firenze, 1941, p.951; Azzariti, La revocazione delle disposizioni testamentarie, in Tratt.dir.priv., dir. da Rescigno, vol.VI, 1982, p.281) distingue, accanto a queste due tipi di revoca, una terza categoria, denominata revoca presunta o legale, con riferimento alla fattispecie della sopravvenienza di figli disciplinata dall'art.687 cod.civ.. Tuttavia, occorre sottolineare che quest'ultima forma di revocazione ha in comune con i precedenti due casi solo gli effetti, differenziandosi da essi in relazione al fatto che l'inefficacia della disposizione opera di diritto non essendo la conseguenza di una specifica manifestazione di volontà del de cuius (così anche Giampetraglia, La revoca testamentaria, in Successioni e donazioni, a cura di Rescigno, vol.II, Padova, 1994, p.1264). Sembra preferibile aderire all'opinione di coloro che ritengono che la fattispecie disciplinata dall'art. 687 cod.civ. andrebbe espunta dalla revoca propriamente detta e qualificata in chiave di caducità (Capozzi, Successioni e donazioni, t.2, Milano, 1982, p.542).
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Bibliografia

  • AZZARITI, La revocazione delle disposizioni testamentarie, Trattato Rescigno, 6, 1982
  • CAPOZZI, Successioni e donazioni, Milano, II, 1982
  • D’AVANZO, Delle successioni, parte generale, Firenze, 1941
  • GIAMPETRAGLIA, La revoca testamentaria, Padova, Successioni e donazioni, a cura di Rescigno, II, 1994

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