Differenza tra obbligazioni facoltative e obbligazioni alternative



A differenza di ciò che è dato riscontrare nelle obbligazioni alternative, caratterizzate dalla presenza di più prestazioni, le obbligazioni facoltative ne prevedono una sola.

L'obbligazione facoltativa (meglio definibile come obbligazione con facoltà alternativa) è pertanto semplice nota1, ma il debitore si può liberare effettuando un'altra prestazione ( una res in obligatione, duae autem in facultate solutionis ) (Cass. Civ. Sez. Lavoro, 3349/77 ).

L'importanza della distinzione fra obbligazione alternativa e facoltativa risiede in questo: poiché l'obbligazione facoltativa è un'obbligazione semplice, se l'unica prestazione dedotta diviene impossibile senza colpa del debitore, l'obbligazione si estingue non dovendo essere effettuata l'ulteriore prestazione in facultate solutionis nota2.

Si pensi al caso in cui il testatore abbia disposto un valido legato di cosa appar­tenente ad un terzo. L'erede è obbligato ad acquistarne la proprietà dal terzo e a trasferirla al legatario; tuttavia è in sua facoltà di pagarne al legatario il giusto prezzo (art. 651 cod.civ.).

Al contrario, nell'ipotesi di obbligazione alternativa, l'impossibilità di una delle prestazioni ha quale esito la concentrazione, dovendo essere adempiuta l'unica prestazione rimasta possibile.

Note

nota1

L'obbligazione facoltativa è un'obbligazione semplice, benchè il debitore abbia la facoltà di eseguirne un'altra (Bianca, Diritto civile, vol.IV, Milano, 1998, p.139; Smiroldo, Obbligazione alternativa e facoltativa, in N.sso Dig. it., vol. XI, 1965, p.623; Di Majo-Inzitari, Obbligazioni alternative, in Enc.dir., vol.XXIX, 1979, p.212; Scuto, Teoria generale delle obbligazioni, Napoli, 1953, p.254).
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nota2

La semplicità dell'obbligazione facoltativa comporta che il creditore possa ottenere coattivamente solo l'obbligazione principale e non quella facoltativa (così Vecchi, in Comm. cod.civ. dir. da Cendon, vol.IV, Torino, 1999, p.351; Barassi, La teoria generale delle obbligazioni.Vol.I. La struttura, Milano, 1946, p.211; Rubino, Obbligazioni alternative, obbligazioni in solido, obbligazioni divisibili e indivisibili, in Comm. cod.civ. dir. da Scialoja-Branca, Bologna-Roma, 1968, p.28).
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Bibliografia

  • BARASSI, La teoria generale delle obbligazioni, Milano, I, 1946
  • RUBINO, Obbligazioni alternative, in solido, obbligazioni divisibili e indivisibili (Artt. 1285-1320), Bologna - Roma, Comm.cod.civ. a cura di Scialoja Branca-, 1963
  • SCUTO, Teoria generale delle obbligazioni, Napoli, 1953
  • SMIROLDO, Obbligazione alternativa e facoltativa, N.sso Dig. it., XI, 1965
  • VECCHI, Torino, Comm.cod.civ.Cendon, IV, 1999

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