La consumabilità
nota1 è attributo che è necessario imputare non genericamente al bene giuridicamente inteso quanto più specificamente ai beni che consistono in cose, connotate cioè dalla dimensione materiale.
Ciò premesso, la qualificazione in oggetto deve essere valutata non tanto alla stregua della consistenza fisica della cosa, quanto da un punto di vista eminentemente economico: sarebbe più corretto parlare di beni a utilità semplice, la cui utilità è cioè destinata a venir meno per il fatto del semplice utilizzo effettuato (esempio i cibi) e beni ad utilità reiterabile, i quali, ancorchè deteriorabili, sono suscettibili di essere utilizzabili più volte senza perdere la propria individualità
nota2.
Tutte le cose infatti sono consumabili se l'aggettivo dovesse esser riferito alla consistenza materiale della res.
Consumabilità e fungibilità normalmente coincidono : usualmente le cose consumabili sono anche fungibili. Non è detto invece che le cose inconsumabili siano anche infungibili. Un vestito deve considerarsi inconsumabile, tuttavia normalmente è fungibile.
Consumabilità e inconsumabilità possono altresì dipendere dalle modalità di utilizzo della cosa: si pensi al denaro, ad un piatto contenente frutta, beni eminentemente consumabili se in riferimento al normale uso consistente nello scambio e nella commestibilità. Queste cose dovrebbero essere considerate inconsumabili quando dovessero servire ad ostentazione, ovvero ad esposizione.
Si comprende da questo esempio, parallelo a quello già fatto in tema di beni fungibili ed infungibili, che è data una qualificazione della cosa che dipende dalla volontà delle parti le quali, determinandone un peculiare utilizzo, possono influire sulla qualificazione di essa.
Note
nota1
Cfr. Pugliatti, voce Cosa in senso giuridico: teoria generale, in Enc. dir., pp.73 e ss.; Biondi, voce Cosa consumabile ed inconsumabile, in N.mo Dig. it., pp.1013 e ss..
top1nota2
Così p.es. Torrente-Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano, 2007, p.125.
top2Bibliografia
- BIONDI, voce Cosa consumabile ed inconsumabile , N.mo Dig. It.
- PUGLIATTI, voce Cosa in senso giuridico: teoria generale, Enc.dir
- TORRENTE-SCHLESINGER, Manuale di diritto privato , Milano, 2007