Le cose possono ricevere un impiego separatamente le une dalle altre oppure in connessione al fine di conseguire una speciale utilità.
Da questa semplice osservazione nasce la differenza tra
cosa semplice e
cosa composta, già delineata in relazione alla divisibilità o indivisibilità della stessa
nota1.
Anche relativamente al concetto qui in esame non sarebbe corretto far riferimento a criteri fisici (gli elementi semplici).
Occorre aver riguardo alla valutazione giuridico-economica: in questo senso la cosa semplice è quella i cui elementi costitutivi sono strutturalmente avvinti e connessi in modo tale da non potersi staccare senza far venir meno l'essenza stessa del bene. Si pensi all'esempio dell'animale vivo.
La cosa composta costituisce il prodotto della connessione fisica di più cose (semplici o a propria volta composte: la casa è composta tra le altre cose dalle finestre le quali, a loro volta, possono essere ulteriormente considerate come cose composte).
Quando appunto più cose semplici risultano esser connesse così strettamente da perdere ogni autonomia, danno vita ad un bene avente una propria individualità: la cosa composta. Tipico esempio l'automobile, formata da ruote, motore etc.
Ogni elemento costitutivo dedotto nella cosa composta è potenzialmente idoneo ad essere distaccato da essa, tornando a possedere autonoma rilevanza giuridica ed economica ad esempio essendo oggetto di un distinto atto di disposizione.
Perciò è vero che se alieno un'automobile, la vendita ricomprende tutti gli elementi di cui essa è composta, ma ciò non impedisce che l'individualità degli elementi costitutivi (quali il motore, le ruote, il volante) possa venire alla luce ogniqualvolta il proprietario compia separati atti di disposizione di questi componenti.
La disciplina della cosa composta assume aspetti problematici con riferimento all'eventualità in cui le singole componenti appartengano a soggetti diversi.
Note
nota1
Si veda Biondi, Cosa semplice e composta (dir. civ.), in N.mo Dig. it., pp.1041 e ss..
top1Bibliografia
- BIONDI, Cosa semplice e composta (dir. civ.), N.mo Dig. It.