Coniugio



Viene appellato coniugio il rapporto che scaturisce dal vincolo matrimoniale nota1 fra l'uomo e la donna.

Le persone tra loro unite in matrimonio, le quali anteriormente ad esso venivano denominati celibe se uomo, nubile se donna, posseggono lo stato civile di "coniugati".
L'evoluzione del costume sociale e della sensibilità sul tema della omosessualità non ha mancato di riverberarsi su un argomento che, fino a poco tempo fa, sarebbe stato considerato come privo di senso. Anzitutto non è più impraticabile la celebrazione di un vincolo del tutto analogo a quello matrimoniale (unione civile) tra persone dello stesso sesso nel nostro Paese. In ogni caso è stata negata (sia pure nel tempo antecedente l'entrata in vigore della legge 20 maggio 2016 n. 76) la trascrivibilità del matrimonio tra sposi italiani dello stesso sesso contratto all'estero (Cass. Civ.Sez.I, 4184/12; Appello di Milano, 2286/2015). Infatti il requisito della riferita diversità di sesso era stato reputato immanente nel nostro sistema, ancorché non legato ad una presunta contrarietà all'ordine pubblico.

Note

nota1

Sui diritti e gli obblighi nascenti dal vincolo matrimoniale ex art. 143 cod.civ. si confrontino, tra gli altri, Zatti, I diritti e i doveri che nascono dal matrimonio e la separazione dei coniugi, in Tratt. dir. priv., diretto da Rescigno, Torino, 1982; Alagna, Famiglia e rapporti tra coniugi nel nuovo diritto, Milano, 1983; Bocchini, Rapporto coniugale e circolazione dei beni, Napoli, 1989.
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Bibliografia

  • ALAGNA, Famiglia e rapporti tra coniugi nel nuovo diritto, Milano, 1979
  • BOCCHINI, Rapporto coniugale e circolazione dei beni, Napoli, 1989
  • ZATTI, I diritti e i doveri che nascono dal matrimonio e la separazione dei coniugi, Torino, Tratt.dir.priv. diretto da Rescigno, 1982

Prassi collegate

  • Trascrizione del matrimonio

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