In relazione all'aspetto funzionale, causale, è possibile introdurre alcune distinzioni nell'ambito degli atti giuridici negoziali.Innanzitutto si distingue
nota1 tra
negozi tipici, cioè nominati, il cui schema astratto è previsto dalla legge, e
negozi atipici o innominati, il cui schematismo causale è invece liberamente predisposto dalle parti, sia pure nell'ambito delle regole dell'ordinamento (art.
1322 cod.civ.).
Si differenziano inoltre i
negozi mortis causa (la cui unica specie è il testamento) dai
negozi inter vivos nota2 . Nel testamento, la cui efficacia è subordinata alla morte del disponente, la causa dell'attribuzione deve rinvenirsi proprio nell'evento che ne condiziona gli effetti.
In dipendenza dell'evidenza immediata ed interna della causa, che si contrappone ad un rinvio
per relationem esterno, è dato di distinguere tra
negozi causali e negozi astratti. In questi ultimi non è che la causa non esista: essa è esterna rispetto all'atto.
Notevole è inoltre la distinzione, nell'ambito dei
negozi a prestazioni corrispettive, tra
contratti aleatori e
contratti commutativi, in riferimento al peculiare modo di atteggiarsi della causa e dell'oggetto.
A seconda che si riferiscano a rapporti di natura patrimoniale ovvero a rapporti familiari, si parla di
negozi patrimoniali e
negozi familiari nota3, nei quali risulta prevalente l'apprezzamento dell'interesse della famiglia rispetto a quello del singolo componente.
Nell'ambito dei
negozi patrimoniali si articolano ulteriormente differenze imperniate sulle ragioni delle attribuzioni che si svolgono. Esse possono rinvenire una giustificazione nel nesso di corrispettività (
negozi a titolo oneroso) ovvero nell'intento del disponente di arrecare un beneficio all'altra parte (
negozi a titolo gratuito ), talvolta producendosi quale conseguenza un depauperamento a carico del primo (
negozi di liberalità)
nota4.
Sempre all'interno della categoria dei negozi patrimoniali, relativamente agli effetti, è possibile parlare di
negozi di attribuzione patrimoniale nota5, per il cui tramite viene operato un trasferimento di diritti aventi contenuto patrimoniale da un soggetto ad un altro e negozi che sono connotati dalla funzione di dirimere dubbi circa l'esistenza e la portata giuridica di una situazione esistente (
negozi di accertamento), il cui effetto peculiare è da tempo dibattuto in dottrina.
Note
nota1
Barbero,
Il sistema del diritto privato, Torino, 1993, p.199.
top1nota2
Gazzoni,
Manuale di diritto privato, Napoli, 1996, p.86.
top2nota3
Santoro-Passarelli,
Dottrine generali del diritto civile, Napoli, 1997, p.219.
top3nota4
Barbero, cit., p. 200 e Torrente, Manuale di diritto civile, Milano, 1985, p.167.
top4nota5
Santoro-Passarelli, cit., p.220.
top5Bibliografia
- GAZZONI, Manuale di diritto privato, Napoli, 2006
- SANTORO PASSARELLI, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, 2002