Cass. civile del 1995 numero 4563 (22/04/1995)


In materia di ermeneutica contrattuale, nella ricerca della comune intenzione delle parti contraenti il primo e principale strumento dell'operazione interpretativa è costituito dalle parole ed espressioni usate dal contratto; qualora queste siano chiare e dimostrino una loro intima ratio, il giudice non può ricercarne una diversa.

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