Cass. civile del 1995 numero 1698 (16/02/1995)


La condotta di un notaio, il quale tenga, fuori della sede assegnatagli, invece di un semplice recapito, un ufficio-studio stabilmente costituito, nel quale compia abitualmente atti del suo ministero, integra infrazione all'art. 26 della legge 16 febbraio 1913 n. 89, mentre per aversi violazione degli articoli 146 e 147 della stessa legge e 14 del R.D.L. 14 luglio 1937 n. 1666, occorre in piu` un comportamento caratterizzato da attivita` disdicevole, consistente nella riduzione di onorari o nel ricorso a mezzi di pubblicita` di richiamo, all'ausilio di procacciatori, oppure ad altri espedienti lesivi della dignità e della reputazione dello stesso notaio o, comunque, non confacenti al decoro ed al prestigio della classe notarile

Percorsi argomentali

Aggiungi un commento


Se vuoi aggiornamenti su "Cass. civile del 1995 numero 1698 (16/02/1995)"

Iscriviti alla Newsletter di WikiJus!

Iscriviti