Cass. civile, sez. II del 2000 numero 1296 (05/02/2000)


In tema di contratto preliminare, il riconoscimento dell'esperibilità, da parte del promissario acquirente, in presenza di vizi e di difformità del bene promesso in vendita, dell'azione "quanti minoris", contestualmente e cumulativamente all'azione di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto defintivo, comporta l'applicazione integrale della disciplina dettata dal codice civile per la garanzia per i vizi della cosa venduta, con conseguente esclusione della possibilità di chiedere, in alternativa alla riduzione del prezzo, l'eliminazione dei vizi, che è rimedio estraneo alla garanzia per i vizi e in nessun modo congeniale alla natura e alla struttura della compravendita e del corrispondente contratto preliminare.

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