Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2737 (10/07/1975)


Nel caso di delazione condizionata dell'eredità, la condizione retroagisce, così che il chiamato in ordine successivo acquista l'eredità fin dal momento dell'apertura della successione. Ciò anche quando concorrano delazioni aventi cause diverse, come nell'ipotesi di successione testamentaria e successione legittima, laddove, venuta meno la condizione della successione testamentaria e operando quella legittima, per stabilire a chi spetta la qualità di erede occorre aver riguardo al momento della morte del de cuius e non al momento in cui la detta condizione è venuta meno. Da ciò consegue che la delazione dell'eredità secondo le norme della successione legittima - ancorché subordinata al mancato verificarsi della condizione della successione testamentaria - è trasmissibile agli eredi del chiamato anche in pendenza della condizione e questi ultimi, durante tale pendenza, ben possono disporre pattiziamente dell'eredità. Nè tali disposizioni pattizie integrano patti successori, poiché esse concernono diritti inerenti ad una successione da considerare già aperta e perciò già entrati, sia pure attraverso una delazione condizionata, nel patrimonio dei chiamati all'eredità.

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