Cass. civile, sez. III del 2006 numero 10490 (08/05/2006)


Causa del contratto è la sintesi degli interessi reali che esso, al di là del modello anche tipico utilizzato, è diretto a realizzare. Nel porre la suindicata nozione di causa ( disattendendo la tradizionale configurazione, accolta dal codice civile del 1942, della causa quale funzione economico-sociale del contratto, nonché le teorie dello scopo o motivo ultimo, della funzione giuridica, della funzione tipica, della controprestazione o teoria oggettiva classica ), la Suprema Corte ha confermato la pronunzia dei giudici di merito di nullità, per difetto di tale elemento essenziale, di due contratti di consulenza, aventi ad oggetto la valutazione di progetti industriali e di acquisizione di azienda, stipulati con una società di capitali dall'amministratore di una società in accomandita semplice. La Corte ha infatti rilevato l'assenza di oggettiva diversità tra i compiti svolti dall'amministratore nella veste di componente del consiglio di amministrazione della società in accomandita semplice e quelli resi in esecuzione dei predetti contratti, il che aveva indotto il giudice di prime cure a ritenere i contratti di consulenza stipulati in realtà direttamente tra la società per azioni e l'amministratore della società in accomandita semplice.

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