Cass. civile, sez. III del 1998 numero 130 (09/01/1998)


La ricognizione di debito ha natura di negozio unilaterale recettizio, sicché il suo effetto - che si traduce nell' astrazione processuale della "causa debendi" - si verifica solo se la dichiarazione negoziale sia indirizzata alla persona del creditore. Consegue che non può attribuirsi efficacia di ricognizione di debito ad un atto interno della P.A., consistente in una delibera che, peraltro, non integra un atto negoziale perfetto ed efficace, come tale produttivo di obbligazioni per l' ente, in difetto di una manifestazione di volontà dell' organo abilitato a rappresentare l' ente (nella specie trattavasi di una delibera del comitato di gestione di una USL).

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