Cass. civile, sez. II del 1978 numero 5939 (13/12/1978)


Il criterio della buona fede nella interpretazione dei contratti, applicabile anche agli atti prenegoziali, è un criterio che serve ad escludere il ricorso a significati unilaterali o contrastanti con un criterio di affidamento dell' uomo medio, ma non consente di assegnare all' atto una portata diversa da quella che emerge dal suo contenuto obiettivo, corrispondente alla convinzione soggettiva di una singola persona.

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