Cass. civile, sez. I del 1995 numero 3249 (21/03/1995)


In tema di espropriazione per pubblica utilità, nel caso in cui l'opera pubblica sia stata realizzata da un delegato, agente in nome e per conto di un ente pubblico delegante, durante il periodo di occupazione legittima senza che alla scadenza del relativo periodo vi sia stato un provvedimento di espropriazione (o un atto formalmente equipollente), occorre accertare se, a quel momento, l'opera sia stata completata e se il suo autore materiale si trovi ancora nel possesso del terreno del privato per lo stesso titolo che lo ha legittimato all'espropriazione. Infatti, ove attività dell'autore materiale si é completamente sviluppata ed esaurita durante il periodo di occupazione legittima, non è possibile configurare una sua responsabilità da atto illecito e sussiste la responsabilità del solo ente delegante, che diventa proprietario dell'opera. Nella diversa ipotesi si può invece configurare la corresponsabilità del delegante e dell'occupante materiale in quanto questo ultimo, col proseguire la realizzazione dell'opera dopo la scadenza del termine di occupazione legittima o, per lo meno, col permanere ancora nel possesso del terreno al momento della scadenza, consente all'ente pubblico di diventarne proprietario.

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