Cass. civile, sez. III del 1984 numero 3776 (27/06/1984)


L'attività del mandatario costituisce fonte di responsabilità indiretta del mandante, ai sensi dell'art. 2049 c.c., quando il primo si sia avvalso della sua qualità di rappresentante per consumare l'illecito e la detta attività apparisca verosimilmente, al terzo di buona fede, come rientrante nei limiti del mandato.

Documenti collegati

Percorsi argomentali

Aggiungi un commento


Se vuoi aggiornamenti su "Cass. civile, sez. III del 1984 numero 3776 (27/06/1984)"

Iscriviti alla Newsletter di WikiJus!

Iscriviti