Cass. civile, sez. II del 2008 numero 26002 (29/10/2008)


In tema di annullamento del testamento la incapacità naturale del testatore postula la prova che il soggetto sia stato privo, in modo assoluto, al momento della redazione dell'atto di ultima volontà, della coscienza dei propri atti, ovvero della capacità di autodeterminarsi. Inoltre, perché lo stato di capacità costituisce la regola e quello di incapacità l'eccezione, spetta a colui che impugna il testamento dimostrare la dedotta incapacità, salvo che il testatore non risulti affetto da incapacità totale e permanente, nel qual caso è compito di chi vuole avvalersi del testamento dimostrare che esso fu redatto in un momento di lucido intervallo.

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