Cass. civile, sez. II del 1996 numero 1102 (14/02/1996)
Le dichiarazioni di scienza contenute in un atto di transazione ben possono assumere valore confessorio quando abbiano per oggetto la ricognizione di situazioni di fatto preesistenti o di situazioni giuridiche considerate, però, sub specie facti, perché‚ la funzione della transazione, che tende alla modifica, attraverso il sacrificio delle opposte pretese, della situazione giuridica preesistente, e non al suo accertamento, non esclude la possibilità di riconoscere nel contenuto complessivo dell'atto un momento accertativo della situazione di fatto preesistente che con la transazione si intende modificare.