Usucapione del diritto di servitù e modo di esercizio del diritto. Servitù apparenti e non apparenti. (Cass. Civ., Sez. II, sent. n. 1616 del 27 gennaio 2014)
In forza del principio tantum praescriptum quantum possessum, la servitù è acquistata per usucapione in esatta corrispondenza con l'utilizzazione delle opere visibili e permanenti destinate al suo esercizio, protrattasi continuativamente per venti anni, il contenuto del diritto essendo determinato dalle specifiche modalità con cui, di fatto, se ne è concretizzato il possesso. Ne consegue che ogni apprezzabile variazione delle modalità possessorie interrompe il corso dell'usucapione e dà luogo a una nuova decorrenza del relativo termine.