Tutela estensiva del marchio. (Cass. Civ., Sez. I, sent. n. 13090 del 27 maggio 2013)

Sussiste concorrenza sleale anche quando il marchio celebre viene usato in prodotti affini, appartenenti ad un altro settore merceologico ma comunque idonei a confondere il consumatore medio. Infatti, i marchi celebri, pur esplicando prevalentemente funzione distintiva del prodotto, tendono altresì a diffondere e far conoscere la provenienza dei prodotti o merci al consumo e vengono presi in considerazione dal pubblico per ricollegarvi non solo un prodotto, ma un prodotto di qualità soddisfacente. Essi, pertanto, estendono il campo di protezione al di là dei prodotti uguali o strettamente affini (secondo la nozione di affinità che interessa i marchi ordinari), dovendosi al loro riguardo accogliersi una nozione più ampia di affinità che tenga conto del pericolo di confusione, in cui il consumatore medio può cadere attribuendo al titolare del marchio celebre la fabbricazione di altri prodotti ovvero ritenendo falsamente l'esistenza di legami giuridici od economici tra le due imprese, sempre che non esista una rilevante distanza merceologica tra il vecchio ed il nuovo prodotto ovvero l'uno o l'altro siano altamente specializzati

Commento

(di Daniele Minussi)
La pronunzia recepisce l'opinione peraltro già consolidata in materia già sotto il vigore del d.lgs. 1992 n.480, mentre l'attuale art.20 del t.u. sulla proprietà industriale (d. lgs. 30/2005) è addirittura più esplicito nella protezione accordata. Già nel tempo antecedente alla nuova disciplina si era giunti al punto di proibire l'utilizzo di determinati segni distintivi pur anche quando fosse fatto espresso avviso alla clientela della non originalità del prodotto (cfr. Corte Giustizia CEE 12 novembre 2002, causa C-206/01 che aveva proibito l'uso dei simboli di una squadra coincidente con un marchio di impresa validamente registrato). Ai sensi dell'art. 5 della direttiva n. 89/104/CEE ogniqualvolta il marchio goda di notorietà è proibito ai terzi di utilizzare un segno distintivo identico o simile anche in relazione a prodotti o servizi diversi da quelli contrassegnati dal titolare del diritto sul marchio (cfr. Corte di Giustizia CEE, 9 gennaio 2003, causa C-292/00).

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