Quand'anche esonerato dall'acquirente dall’effettuazione delle verifiche ipocatastali sul bene, il notaio è responsabile e tenuto al risarcimento del danno nei confronti del venditore. (Cass. Civ., Sez. III, sent. n. 14865 del 13 giugno 2013)

Se il notaio non adempie correttamente alla propria prestazione, ivi compresa quella attinente alle attività preparatorie - tra cui quella di visure catastali ed ipotecarie - , sussiste la sua responsabilità contrattuale nei confronti di tutte le parti contrattuali che da tale comportamento abbiano subito danni, non essendo sufficiente che solo una parte l'abbia esonerato da responsabilità. Risulta infatti necessaria la comune volontà di entrambi i contraenti per dispensare il professionista dalla verifica che l’immobile è disponibile e libero da pesi.

Commento

(di Daniele Minussi)
Rimarchevole pronunzia della S.C.: non basta che la parte acquirente abbia esonerato il notaio dall'effettuazione delle verifiche preliminari rispetto alla stipula dell'atto. Infatti il venditore che non avrebbe preso parte all'accordo esonerativo avrebbe (secondo l'invero bizzarra decisione) titolo a pretendere il risarcimento dal notaio per i danni conseguenti dal dover a propria volta risarcire i danni all'acquirente.
Dove stia il principio di autoresponsabilità non è dato di sapere. Sarebbe inoltre interessante approfondire il tema di quale sia stata la parte che ha stipulato il contratto d'opera con il professionista e conoscere se l'alienante avesse corrisposto una qualche forma di compenso a titolo di onorario professionale.

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