Nullità sopravvenuta della clausola compromissoria contenuta nei patti sociali di società di persone per mancanza di conformità ai dettami di cui al d.lgs 5/2003. (Cass. Civ., Sez. I, sent. n. 15841 del 28 luglio 2015)

La clausola compromissoria contenuta nello statuto societario, la quale non preveda che la nomina degli arbitri debba essere effettuata da un soggetto estraneo alla società, è nulla anche ove si tratti di arbitrato irrituale, ed è affetta, sin dalla data di entrata in vigore del citato d.lgs. n. 5/2003, da nullità sopravvenuta rilevabile d'ufficio.

Commento

(di Daniele Minussi)
Quale la sorte della clausola, valida prima dell'entrata in vigore della riforma del diritto societario del 2003, che prevedeva nell'ambito dei patti sociali di una società a base personale, il deferimento ad arbitro irrituale scelto non da terzi delle controversie eventualmente insorgenti tra i soci o tra i soci e la società? La nullità (sopravvenuta) non può che essere la risposta adeguata, tenuto conto dell'inderogabilità delle disposizioni di legge sul punto.

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