Non è ammissibile configurare una trasformazione eterogena atipica di società di capitali in impresa individuale. (Tribunale di Piacenza, sent. 22 dicembre 2011)
Non è configurabile la trasformazione eterogenea atipica di società di capitali in impresa individuale. Dal riferimento inserito negli artt. 2500 septies e octies c.c. alla comunione d’azienda non si può desumere alcun utile elemento di riflessione per affermare che, come è possibile la trasformazione da o verso la comunione d’azienda, così potrebbe ammettersi la stessa trasformazione da o verso un’impresa individuale da una società di capitali. Si deve escludere un’interpretazione estensiva delle norme in tema di trasformazione le quali tutte presuppongono pur sempre, come elemento comune, il passaggio da enti plurisoggettivi ad enti connotati da patrimonio separato.