Morte dell’usufruttuario locatore: l'opponibilità della locazione al proprietario non importa l'automatico subingresso di costui nel rapporto locatizio. Subingresso degli eredi dell'usufruttuario (Cass. Civ., Sez. III, sent. n. 14834 del 20 luglio 2016)

L’estinzione del diritto di usufrutto, pur comportando l’opponibilità al proprietario (nei limiti di cui all’art. 999 c.c.) dei contratti di locazione conclusi dall’usufruttuario, non determina – di per se’ – l’effettivo subentro nel rapporto di locazione del pieno proprietario ove questi rimanga del tutto silente ed estraneo al rapporto.
Per esercitare i diritti derivanti dal rapporto (compreso quello di farne dichiarare la risoluzione), il locatore non è dunque tenuto a dimostrare la persistente titolarità di un diritto reale sul bene, ne’ il conduttore può pretendere la dimostrazione di tale diritto per sottrarsi all’adempimento degli obblighi nascenti dal rapporto locatizio e per contestare la legittimazione dell’attore, a meno che non risulti che il (pieno) proprietario abbia manifestato la volontà di fare proprio il rapporto, subentrando al locatore e privandolo della disponibilità del bene.
Fino a quando ciò non si verifichi, ossia fintantoché il (pieno) proprietario non manifesti la volontà di subentrare effettivamente nella posizione dell’originario locatore, il rapporto di locazione prescinde dalle vicende attinenti la titolarità dei diritti reali sul bene e la vicenda rimane “centrata sui rapporti meramente personali fra locatore e conduttore”, in coerenza con la sua natura “personale”.
Ne consegue che, silente il proprietario, la morte dell’originario usufruttuario/locatore determina la trasmissione della titolarità del rapporto di locazione agli eredi, con possibilità – per essi – di esercitare i diritti e le azioni che derivano dalla locazione e senza che il conduttore possa contestarne la legittimazione per il solo fatto che sia venuto meno il diritto di usufrutto.

Commento

(di Daniele Minussi)
Se è vero che il contratto di locazione perfezionato, quale locatore, dall'usufruttuario non viene meno per effetto della morte di costui, essendo opponibile al proprietario, questo non significa che quest'ultimo sia subentrato nel rapporto locatizio che, in difetto di espressa manifestazione di voler subentrare nel rapporto, continua con gli eredi dell'usufruttuario. E' questo l'esito interpretativo cui perviene la S.C., la quale interpreta l'art. 999 come norma che importa la mera opponibilità della locazione al proprietario divenuto pienamente tale, connotandone i relativi limiti.

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