Debiti tributari relativi all'impresa individuale. La Cassazione da il via libera all'iscrizione di ipoteca giudiziale sui beni vincolati in fondo patrimoniale. (Cass. Civ., Sez. VI-T, sent. n. 23328 del 13 novembre 2015)

I beni conferiti nel fondo patrimoniale, ex art. 170 c.c., sono aggredibili laddove venga accertato che il debito sia stato contratto per soddisfare i bisogni della famiglia, ricomprendendosi in tale ambito anche il debito derivante dall'attività professionale o di impresa di uno dei coniugi qualora il fatto che abbia generato l'obbligazione sia stato il soddisfacimento dei detti bisogni.

Commento

(di Daniele Minussi)
L'impresa individuale esercitata da uno dei coniugi genera un reddito che è inteso a sovvenire le esigenze familiari? Ebbene: se essa produce anche il debito, si può ben dire che tale debito è da porsi in relazione ai bisogni della famiglia dell'imprenditore. Ne discende che i beni conferiti in fondo patrimoniale da costui ben possono essere colpiti da ipoteca giudiziale finalizzata a garantire il pagamento dei debiti tributari. Rimane da verificare, seguendo questo ragionamento surrettizio e semplificato, come possa concretamente darsi una eventuale dimostrazione contraria, vale a dire che l'impresa, i redditi da questa generati, come pure le passività che ne discendano, non sia in alcun modo coinvolta nel mantenimento del menage familiare dell'imprenditore. Ma quando, allora, può dirsi che il debito è contratto per sovvenire a bisogni estranei alla famiglia?

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