Cass. Civ., Sez. VI, n. 11791 del 27 maggio 2011. Condotta del notaio contraria ai principi deontologici: rilevanza del luogo di consumazione dell'illecito.

Integra compromissione del decoro o del prestigio della classe notarile la condotta del professionista costituita dall’ingiustificato trattenimento di denaro e di documenti di terzi. In tale comportamento censurato dal giudice delle deontologia risulta rilevante, anche ai fini della sanzione inflitta, il luogo di consumazione dell’illecito ascritto, considerato che in una piccola comunità il fatto oggetto di addebito può avere effetti di risonanza maggiore.

Commento

(di Daniele Minussi)
Al di là della concreta fattispecie sottoposta all'attenzione della S.C., la pronunzia si segnala per la rilevanza annessa all'elemento costituito dalla considerazione dell'ambito locale in cui si è verificato l'illecito del pubblico ufficiale. In sintesi: più ristretto il contesto locale, più grave l'addebito, a cagione del maggiore strepitus fori.

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