Cass. Civ., Sez. Unite, n. 13523/2006. Trascrizione della domanda giudiziale relativa alla violazione dei limiti legali della proprietà.

Le domande dirette a denunziare la violazione della distanza legale da parte del proprietario del fondo vicino e ad ottenere l'arretramento della sua costruzione tendono a salvaguardare il diritto di proprietà dell'attore dalla costituzione di una servitú di contenuto contrario al limite violato e ad impedirne tanto l'esercizio attuale, quanto il suo acquisto per usucapione, hanno ha natura di " actio negatoria servitutis". Esse, pertanto, sono soggette a trascrizione sia ai sensi dell'art. 2653 n. 1 c.c., che, essendo suscettibile di interpretazione estensiva, è applicabile anche alle domande dirette all'accertamento negativo dell'esistenza di diritti reali di godimento, sia ai sensi del successivo n.5, che dichiara trascrivibili le domande che interrompono il corso dell'usucapione su beni immobili.

Commento

Rilevante è la qualificazione in chiave di negatoria servitutis dell'azione volta a far dichiarare il mancato rispetto del limite delle distanze legali tra le costruzioni ed ottenere la riduzione in pristino. Ciò ne consente infatti la trascrivibilità in favore del titolare del fondo potenzialmente servente e contro il titolare del fondo potenzialmente servente.

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