Cass. Civ., sez. III, n. 24183/2004. Criteri di manifesta iniquità nella valutazione deferita a un terzo.
Quando la determinazione dell'oggetto del contratto è rimessa all'equo apprezzamento di un terzo arbitratore, la manifesta iniquità, da cui discende l'invalidità della sua determinazione, sussiste se la sua valutazione è inferiore alla metà di quella equa, secondo il principio ricavabile dal disposto dell'art. 1448 c.c.