Cass. Civ., sez. II, n. 2485/2007. Acquisto della proprietà per usucapione non accertata giudizialmente e responsabilità del notaio.

Non incorre in responsabilità per negligenza professionale il notaio il quale, nell'ipotesi di vendita di terreni dei quali l'alienante assumeva di avere acquistato la proprietà per usucapione senza il relativo accertamento giudiziale, non abbia avvertito l'acquirente che l'acquisto poteva essere a rischio, ove nell'atto venga espressamente inserita una clausola dalla quale possa desumersi che l'acquirente era comunque consapevole di tale rischio.
Non è nullo il contratto di compravendita con cui viene trasferito il diritto di proprietà di un immobile sul quale il venditore abbia esercitato il possesso per un tempo sufficiente al compimento dell'usucapione, ancorchè l'acquisto della proprietà da parte sua non sia stato giudizialmente accertato in contraddittorio con il precedente proprietario.

Commento

Che valenza possiede la vendita di un bene immobile del quale l'acquirente si dichiari proprietario in forza di un titolo originario quale l'intervenuta usucapione, tuttavia non accertata giudizialmente? Secondo la tesi rigoristica (cfr. Cass. civ. 96/1996) una siffatta alienazione sarebbe viziata, dovendo indispensabilmente essere preceduta da una pronunzia giudiziale. Secondo un'altra teorica, cui aderisce la sentenza in commento, è ben possibile l'alienazione abbia ad oggetto un diritto, quello di proprietà, che si assume essere stato acquistato per usucapione, ancorchè questa non sia stata oggetto di accertamento definitivamente sancito da un pronunciamento di Giudice. Nello stesso senso cfr. Cass. 10372/2000.

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