Applicazione della normativa sulla privacy in materia di trattamento dei dati alle attività di gestione e amministrazione del condominio. (Cass. Civ., Sez. III, sent. n. 1593 del 23 gennaio 2013)
Argomentando dall’art. 24 d.lgs. n. 196/2003, le attività di gestione e amministrazione delle parti comuni implicano la possibilità di raccolta, registrazione, conservazione, elaborazione e selezione da parte dell’amministratore delle informazioni concernenti le posizioni di dare e avere dei singoli partecipanti al condominio. Ancora si è affermato che ragioni di buon andamento e di trasparenza giustificano una comunicazione di questi dati a tutti i condomini, non solo su iniziativa dell’amministratore in sede di rendiconto annuale o di assemblea ovvero nell’ambito delle informazioni periodiche trasmesse nell’assolvimento degli obblighi scaturenti dal mandato ricevuto, ma anche su richiesta di ciascun condomino, il quale è investito di un potere di vigilanza e di controllo sull’attività di gestione delle cose, dei servizi e degli impianti comuni che lo facoltizza a richiedere all’amministratore informazioni sulla situazione contabile del condominio, comprese quelle che riguardano eventuali posizioni debitorie degli altri partecipanti.